Se siete amanti degli ambienti desktop leggeri o se avete poche risorse nel vostro sistema, Fluxbox potrebbe essere la soluzione ideale per avere un ambiente veloce, efficace ed efficiente. Vediamo come fare un’installazione completa in Gentoo.
Prima di tutto c’è da fare un considerazione, Fluxbox può sostituire in tutto e per tutto sia KDE che GNOME, però spesso e volentieri si vogliono comunque utilizzare applicazioni sviluppate per questi due ambienti desktop, questo passo non è necessario, ma qualora si voglia un’alta compatibilità con i due ambienti si devono inserire le opportune USE flag nel solito file /etc/portage/package.use, per fare ciò eseguire da root in un terminale il comando:
echo “x11-wm/fluxbox kde gnome >> /etc/portage/package.use”
Per effettuare l’installazione vera e propria di Fluxbox, sempre da root in un terminale bisogna eseguire il comando:
emerge fluxbox
Una volta terminata l’installazione di Fluxbox è consigliato installare xlockmore per evitare accessi non autorizzati al server X, inoltre si consiglia anche di utilizzare come terminale eterm. Per installare entrambi bisogna eseguire da root il comando:
emerge xlockmore x11-terms/eterm
A questo punto è necessario far partire Fluxbox ogni qualvolta si avvia il server X, per fare ciò dare da root nella finestra del terminale il comando:
echo “exec startfluxbox” > ~/.xinitrc
Ora con il comando startx è già possibile avviare una sessione di X con Fluxbox. Naturalmente questa non è la migliore delle situazioni, sicuramente se avete già installato un altro ambiente desktop avrete già installato anche un un gestore di accesso grafico come GDM o XDM o KDM, in tal caso non dovrete fare null’altro e al prossimo accesso avrete già Fluxbox funzionante. In caso contrario invece vi consiglio di installare GDM che si integra in maniera ottimale con Fluxbox, per fare ciò dovete eseguire da root il comando:
emerge gdm
Terminata l’installazione di GDM dovete aggiungere il servizio relativo ad XDM al runlevel di default, per fare ciò digitate sul terminale, sempre da root, il comando:
rc-update add xdm default
Infine bisogna configurare GDM come login manager di default, per fare ciò modificate il file /etc/conf.d/xdm in modo da avere la voce DISPLAYMANAGER=”gdm”.
Al riavvio dovreste avere tutto funzionante.
Se volete abbellire il desktop, Fluxbox mette a disposizione tanti stili aggiuntivi, installateli con il comando:
emerge commonbox-styles commonbox-styles-extra fluxbox-styles-fluxmod gentoo-artwork
Vi mancano solo due piccole cose per completare l’opera, un file manager e le icone sul desktop.
Per il file manager avete diverse alternative, io personalmente consiglio Rox File manager per il suo rapporto leggerezza/funzionalità, ma nulla vieta di utilizzare Thunar o altri file manager. Per installarlo eseguite il comando:
emerge rox
Infine per le icone si andrà ad utilizzare iDesk, per installarlo lanciare il comando:
emerge idesk
Avete adesso un ambiente semicompleto, Fluxbox ha la sua potenza nelle possibilità di configurarne i minimi dettagli. L’argomento esula da questa guida, quindi per maggiori informazioni vi rimando alla guida alla configurazione di Fluxbox.